Si starebbe lavorando ad una ricomposizione unitaria attorno alla proposta di Susanna Camusso in vista del direttivo nazionale del 27 ottobre. Negli ultimi giorni, nelle ultime ore, diversi dirigenti, finora scettici, starebbero ammorbidendo le loro posizioni sulla candidatura di Maurizio Landini a segretario generale, complice, anche, il profilo basso mantenuto in queste settimane dal candidato di Camusso. In particolare, viene apprezzato l’atteggiamento di Landini che si è sottratto dal fare esternazioni sui giornali o nei social. A quanto pare, avrebbe pure rifiutato diverse ospitate in tv per non dare l’idea di voler approfittare del vantaggio mediatico. “In effetti, sta dimostrando di essere “uomo di organizzazione” e gli va riconosciuto”, è il leit motiv che gira persino tra qualche dirigente “critico”. E poi, le spinte “dal basso”, dai delegati, dai militanti, cominciano a trovare ascolto. Tutti concordano, in ogni caso, sulla necessità di evitare una rottura in direttivo nazionale che esporrebbe l’organizzazione ad esiti non prevedibili. Il dibattito interno, dunque, sarebbe orientato nella direzione di una ricomposizione. La platea dei “falchi” sembra restringersi giorno dopo giorno. Starebbe tramontando l’idea un po’ bizantina di chiedere il ritiro delle due candidature (in realtà per il momento ce ne sarebbe soltanto una) per avanzare la proposta di un terzo nome. Le diplomazie interne sono al lavoro e si registrano “aperture” dai settori più dialoganti dello schieramento anti- Camusso. La soluzione potrebbe essere vicina.
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Fortebraccio News
Sono pensionata settantanovenne, ex insegnante elementare, iscritta alla CGIL da sempre.
Penso che, in un momento come questo, Landini sia il più adatto a svolgere il delicato ruolo di Segretario generale della Cgil. E come me lo pensano in tanti.
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Il segretario ottimo per la Cgil è la Sorrentino, giovane e molto preparata.
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